Il mondo dei Non-Fungible Token (NFT) è stato un vero e proprio ottovolante negli ultimi anni. Dopo un’esplosione di popolarità che li ha visti protagonisti di vendite milionarie e titoli di giornale, molti si chiedono: gli NFT sono davvero morti? La risposta, come spesso accade nel dinamico universo delle criptovalute, è più complessa di un semplice sì o no. Sebbene il mercato abbia attraversato una fase di significativo ridimensionamento, i dati e le tendenze attuali suggeriscono una maturazione e un’evoluzione, piuttosto che una fine.
Il Mercato: Tra Contrazione e Crescita a Lungo Termine
È innegabile che il mercato NFT abbia subito una contrazione nel breve termine. Nel primo trimestre del 2025, le vendite di NFT sono crollate del 63% rispetto all’anno precedente. Il volume di vendite globale è diminuito di oltre il 50% nel Q1 2025 rispetto al trimestre precedente, attestandosi a 1,05 miliardi di dollari. Gennaio 2025 ha visto un volume di 697 milioni di dollari, sceso ulteriormente a 476 milioni a febbraio e a 413 milioni a marzo. Questo calo è stato spesso associato a una più ampia flessione del mercato delle criptovalute, influenzata da fattori macroeconomici.
Tuttavia, queste cifre non raccontano l’intera storia. Le proiezioni a lungo termine per il mercato NFT sono sorprendentemente ottimistiche. Il valore del mercato globale è stato stimato a circa 36,23 miliardi di dollari nel 2024 e si prevede che raggiungerà i 48,74 miliardi di dollari nel 2025. Alcune stime prevedono una crescita fino a 703,47 miliardi di dollari entro il 2034, con un tasso di crescita annuale composto (CAGR) del 34,53% dal 2025 al 2034. Altre analisi suggeriscono un CAGR del 41,6% dal 2024 al 2025, con una previsione di 247,41 miliardi di dollari entro il 2029 , o un CAGR del 30,41% fino al 2035, raggiungendo i 35 miliardi di dollari.
Un segnale chiave di questa evoluzione è il calo del ricavo medio per utente, passato da 162,10 dollari nel 2024 a 59 dollari nel 2025. Lungi dall’essere un segno di debolezza, questo suggerisce una maggiore accessibilità e partecipazione di diverse fasce demografiche. La proiezione di 11,64 milioni di utenti NFT globali nel 2025 indica una crescita significativa della base utenti complessiva. Ciò implica che il mercato si sta espandendo oltre i primi adottanti e gli speculatori, verso un pubblico più ampio e diversificato.
Dalla Speculazione all’Utilità: La Nuova Era degli NFT
Il CEO di OpenSea, Devin Finzer, ha chiaramente affermato che “i giorni degli NFT puramente da collezione, senza alcun tipo di livello interessante sopra di essi, sono certamente finiti”. Il mercato si sta spostando da una fase di “hype” speculativo a un ecosistema più maturo e orientato all’utilità. I collezionisti sono sempre più attratti da NFT che conferiscono vantaggi tangibili, come accesso esclusivo, ricompense o diritti di governance.
Questa transizione è evidente in diversi settori:
- Gaming e Metaverso: Questo è uno dei principali motori di crescita. I giochi “play-to-earn” (P2E) consentono ai giocatori di possedere asset di gioco unici, come armi o terreni virtuali, che possono essere scambiati. Il mercato del gaming NFT è in crescita esponenziale, con ricavi previsti di raggiungere i 15 miliardi di dollari entro il 2027. Piattaforme come Decentraland e The Sandbox permettono agli utenti di acquistare e sviluppare terreni digitali basati su NFT.
- Musica: Gli NFT stanno fornendo agli artisti nuovi modi per monetizzare le loro opere e interagire direttamente con i fan, vendendo brani, album o merchandising digitale esclusivo e garantendo royalties attraverso smart contract. Sony ha recentemente lanciato la sua prima collezione musicale NFT sulla piattaforma Soneium.
- Moda e Beni di Lusso: Gli NFT vengono utilizzati per capi digitali indossabili in mondi virtuali e come prova di autenticità per prodotti fisici. Marchi come Adidas e Nike hanno lanciato numerose collezioni NFT, spesso in collaborazione con altri marchi o progetti Web3. Le “esperienze phygital”, che collegano gli NFT a prodotti fisici riscattabili, sono diventate popolari.
L’Impronta dei Grandi Marchi e le Sfide Legali
Il coinvolgimento di importanti marchi globali come Nike, Adidas, Gucci e Starbucks è un potente catalizzatore per l’adozione mainstream degli NFT. Queste partnership integrano gli NFT in programmi fedeltà e campagne di marketing, segnalando un cambiamento strategico verso gli NFT come componente centrale dei modelli di business digitali.
Tuttavia, questa espansione non è priva di rischi. Nike sta affrontando una causa legale da 5 milioni di dollari da parte di un gruppo di acquirenti di NFT, che accusano una “rug pull”. Questo evidenzia i potenziali rischi legali e reputazionali che i marchi affrontano se le loro iniziative NFT sono percepite come inadempienti alle promesse o mal eseguite.
Il mercato è stato anche colpito da numerose frodi e “rug pull”, schemi in cui i creatori abbandonano l’iniziativa dopo aver raccolto fondi. Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha accusato due uomini di aver frodato investitori per oltre 22 milioni di dollari in criptovalute attraverso una serie di “rug pull” di progetti NFT.
Progressi Tecnologici e Chiarezza Normativa
L’evoluzione degli NFT è intrinsecamente legata ai progressi nelle tecnologie blockchain. Ethereum rimane la blockchain dominante per gli NFT, ma alternative come Solana e Polygon stanno guadagnando popolarità grazie a costi di transazione inferiori e velocità più elevate. Un’innovazione significativa è stata l’introduzione degli Ordinals su Bitcoin nel 2023, che ha permesso di incorporare dati direttamente nei satoshi, creando asset digitali unici sulla blockchain di Bitcoin.
Una delle sfide persistenti è la mancanza di interoperabilità tra le diverse reti blockchain. Le “bridge cross-chain” e i protocolli di interoperabilità stanno emergendo come soluzioni, consentendo ai beni da collezione digitali di muoversi senza soluzione di continuità tra diverse blockchain, migliorando liquidità e accessibilità.
Il panorama normativo per gli NFT, un tempo area grigia, sta iniziando a prendere forma. La SEC statunitense ha inviato un “Wells notice” a OpenSea alla fine del 2024, suggerendo che considerava alcune offerte NFT come titoli non registrati. A livello europeo, il regolamento MiCA (Markets in Crypto-Assets) esclude in gran parte gli NFT dal suo ambito, a meno che non funzionino come strumenti finanziari tradizionali. Negli Stati Uniti, il “New Frontiers in Technology Act” (NFT Act) mira a escludere i “Covered Non-Fungible Tokens” dalla definizione di security, a meno che non siano commercializzati principalmente come opportunità di investimento. Questa crescente attenzione normativa, sebbene possa inizialmente rallentare il mercato, potrebbe in ultima analisi legittimare gli NFT e attrarre capitale istituzionale.
Conclusione: Non Morti, ma in Trasformazione
In sintesi, gli NFT non sono affatto “morti”. Stanno attraversando una fase di trasformazione, allontanandosi dalla pura speculazione per abbracciare modelli basati sull’utilità e sull’integrazione in ecosistemi digitali più ampi. La volatilità rimane una caratteristica intrinseca, ma la crescita della base utenti, l’adozione da parte di grandi marchi, i progressi tecnologici e la crescente chiarezza normativa indicano un futuro di maturazione e diversificazione.
Il mercato NFT sta evolvendo verso una maggiore complessità e sofisticazione. La sua traiettoria futura dipenderà dalla capacità dell’industria di innovare, di costruire fiducia attraverso la trasparenza e la sicurezza, e di collaborare con i regolatori per creare un ambiente che favorisca la crescita sostenibile e l’adozione diffusa.